Arrampicate sportive ed alpinistiche ad Arco nella Valle del Sarca
 

Arrampicare d’inverno: un rimedio per la salute


La capacità di produrre calore è innata nell’essere umano, essa protegge dalle malattie e permette di assicurare il calore necessario alla vita, anche nelle condizioni più difficili. Ma attualmente l’uomo sta sempre più perdendo questa capacità: sembra che ora la maggior parte degli adulti sia incapace di avere febbre. La febbre è una risorsa di salute, aiuta il sistema immunitario a combattere contro batteri e processi patologici; la medicina ha scoperto che può anche proteggere l’uomo dal cancro.

Al giorno d’oggi il sistema nervoso è sovraccaricato da stimoli velocissimi, si pensi alla tecnologia, alla TV, al computer, così il metabolismo si indebolisce e l’uomo ne risulta più freddo.
Noi mettiamo in atto vari mezzi per aumentare il calore: riscaldamento domestico, saune, abiti caldi, ma sono tutte soluzioni in cui l’uomo è passivo, egli non aumenta la sua capacità di produrre autonomamente calore.

In memoria di Ugo Ischia
Sul muro compatto con rocce chiare e con piccoli appigli e buchi (VI-) nel 4° tiro della via „In memoria di Ugo Ischia“.


Per poter far sì che l’uomo attivi il proprio “fuoco interiore”, così da produrre calore occorre un coinvolgimento attivo. Il calore interiore aiuta anche a creare un collegamento tra anima e corpo: l’uomo sente una più forte percezione di sé, è più vivo, più aperto, più interessato, più sano e forte.

Arrampicare nella Valle del Sarca, soprattutto d’inverno, mette nelle condizioni adatte per produrre questo calore interiore. Le temperature sono basse, ma non troppo fredde quando splende il sole; l’aria è secca e limpida: camminando sui sentieri e arrampicando sulle vie si sente lo stimolo di questi elementi naturali su tutti i sensi, la pelle, la respirazione, la vista, tutto in noi sente dell’aria fresca e secca e della luce chiara. Ma ancora di più la roccia, il calcare stesso, ha un effetto calorico sull’uomo. Come una stufa.

Scalette dell’Indria
Sul grande dietro inclinato (VI-) della via “Scalette dell’Indria” esposta al sud-est.
La roccia ha la capacità di accumulare calore, dopo un giorno soleggiato rimane calda per alcune ore. Un’altra interessante caratteristica della roccia è la densità, essa è dura ed irremovibile: il monte è sempre il più forte e lo scalatore si sente stimolato in una sfida interiore che rinforza l’io e tutti i processi del metabolismo. Arrampicando su una via restiamo a stretto contatto con la roccia per alcune ore, la tocchiamo con le mani, ci muoviamo con tutto il corpo lungo le rocce, le viviamo con tutti i sensi. In questo contatto la nostra forza interiore aumenta e si produce calore in modo attivo. Dopo aver scalato una via rocciosa le nostre mani rimangono calde per lungo tempo, segno che questo processo interiore si è prodotto.

Elenchiamo alcune vie con una buona esposizione al sole, particolarmente adatte al periodo invernale: Queste vie sono esposte al sole ca. dalle 10,00 alle 14,30 - 15,00.